Il famoso detto il lupo perde il pelo ma non il vizio sembra sempre di più inventato per Schiappa, i suoi assessori e la sua sparuta maggioranza.
Siamo alle solite: hanno ricominciato a starnazzare per il mancato finanziamento di un altro progetto da parte della Regione Campania, lanciando a piene mani rancorose invettive ed infantili e gratuite accuse.
E il mancato finanziamento regionale diventa immediatamente una ghiotta occasione per sbragarsi e per sparare a zero contro il loro incubo permanente: il consigliere regionale Zannini.
Interveniamo – come Mondragone. Bene Comune – non per difendere qualcuno in particolare, non avendone peraltro né titolo né necessità, ma – come abbiamo fatto anche nella precedente circostanza- soltanto per prendere le distanze dall’ atteggiamento del Sindaco, che ancora una volta la “fa fuori dal vasino”.
Il Sindaco non è un qualsiasi assessore nominato, è il primo cittadino eletto, il quale – come rappresentante di tutti i cittadini – dovrebbe sempre rispettare il proprio ruolo istituzionale, soprattutto quando pensa di agire a difesa degli interessi della propria città.
Con il consigliere regionale pro-tempore residente a Mondragone, il sindaco pro-tempore di Mondragone ha il dovere istituzionale della fattiva e leale collaborazione nell’interesse esclusivo della città.
Continuare a governare con i guantoni e coltivando rancori e nemici significa compromettere per il nostro comune i corretti rapporti con le altre istituzioni. Qui non è in gioco la carriera di qualcuno o le antipatie e i rancori di questo contro quello, ma il futuro di Mondragone.
E non si può più tollerare un continuo clima politico-istituzionale da duello e un continuo ricorso al vittimismo e ai complotti.
Quanto al mancato finanziamento, siamo innanzitutto anche noi dispiaciuti, ma Mondragone è solo uno dei 550 comuni della Campania e come diceva una straordinaria canzone del compianto Pino Daniele: ‘ogni scarafone è bello a mamma soja’.
Senza nulla togliere al valore del progetto presentato, non si può tuttavia escludere che altri progetti fossero maggiormente meritevoli. E’ – come dicemmo già nell’altra circostanza – la logica dei bandi che andrebbe contestata e contrastata!
Ma sempre e non soltanto quando penalizza noi! Consoliamoci, comunque, sapendo che da decenni sono in corso su siti del nostro territorio campagne di scavo archeologico e che ciclicamente abbiamo la fortuna di essere informati di strabilianti ritrovamenti.
L’ultimo – ma solo per ora – è quello della villa specializzata nella produzione del Falernum vinum, vitigno quasi scomparso dai terreni mondragonesi. E per queste campagne, condotte da anni in regime di monopolio da qualche immaginifico archeologo, il Comune di Mondragone non ha fatto mai mancare lauti finanziamenti.
Anche a costo di privarci di altro, Mondragone da anni spende e spande per i beni culturali e per i beni archeologici in particolare.
Proprio nel commentare con enfasi quest’ultima scoperta, il Sindaco Schiappa confermò ‘l’importanza di andare avanti, nonostante le difficoltà, con le nostre campagne di scavo interamente finanziate dall’Ente’.
E dichiarò di essere convinto che, grazie a queste scoperte e a questo straordinario patrimonio, flotte di turisti italiani e stranieri avrebbero preso d’assalto la nostra città.
Di turisti neppure l’ombra. Per ora abbiamo solo siti e scavi abbandonati, soldi spesi, strutture pubbliche dedicate, pubblicazioni patrocinate e incarichi retribuiti.
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