“L’abbandono dell’aula da parte del Sindaco Cennami – commenta Giovanni Schiappa – dimostra, per l’ennesima volta, come l’attuale maggioranza, o quello che ne resta, è rimasta ferma ai comportamenti tipici di una minoranza. Come meravigliarsi dello sfascio a cui hanno condotto Mondragone? Come sono abituati ad abbandonare l’aula, così hanno abbandonato la Città a se stessa”.
“Il gesto del Sindaco è stato particolarmente grave – continua Schiappa – perché ha rifiutato di esprimersi lui stesso sul rendiconto e sullo stato di attuazione dei programmi pensati e voluti dalla sua maggioranza. Ci aspettavamo almeno un voto simbolico favorevole ai propri atti. Neanche a ciò abbiamo assistito. Che un Sindaco abbandoni l’aula è un fatto di una gravità politica assoluta, ma a questo si aggiunge la non volontà di dare il proprio voto favorevole a documenti contabili frutto della propria attività amministrativa che è un fatto assolutamente inconcepibile”.
“L’abbandono dell’aula dimostra ancora una volta – conclude Schiappa – come il Sindaco Cennami e le forze politiche che lo appoggiano o che lo appoggiavano non solo non hanno a cuore la Città, ma ignorano le regole elementari della politica. Dopo tali gesti non dovrebbero permettersi neanche di ipotizzare che l’attuale consiliatura possa continuare. Attendiamo con fiducia, augurandoci il bene di Mondragone“.
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