Anche Mondragone ha detto NO. Ora a lavoro per i referendum del 2017
“Mondragone non era mai stata molto partecipe nelle occasioni referendarie, ma nella consultazione di domenica scorsa ha fatto registrare una migliore partecipazione al voto e anch’essa ha voluto dire con forza NO alla brutta, pasticciata e pericolosa riforma costituzionale, ha sottolineato Gianni Pagliaro del Comitato per il No e portavoce di <Mondragone. Bene Comune>.
I Mondragonesi, come del resto tutti i campani, hanno sonoramente bocciato la riforma e con essa le politiche, soprattutto sociali, del governo Renzi.
Ma hanno anche sonoramente bocciato quella <politica> muscolosa, ingiuriosa e volgarmente clientelare, che a livello nazionale come su scala regionale pensa di ridurci a sudditi, di abbassare la nostra democrazia a quella del capo e di diluire i nostri diritti e le nostre libertà.
Il prossimo anno, ha aggiunto Pagliaro, sarà un anno straordinariamente decisivo per l’Italia ed anche per Mondragone. Quindi, siamo soltanto all’inizio di un percorso”.
“Infatti, non finisce qui, ha continuato Dario Caprio, che nelle ultime settimane aveva portato le ragioni del NO anche nella provincia di Caserta. Ci sono in ballo i 3 referendum della CGIL, quello sull’art. 18, quello sui voucher e quello sulla <responsabilità solidale>, ovvero circa la verifica che le ditte abbiamo lavoratori in regola ed abbiano pagato i contributi.
Come ha sostenuto il filosofo Diego Fusaro nell’incontro a Caserta che con me ha tenuto a sostegno del No alla riforma Boschi, è in atto un attacco alla democrazia e ai nostri diritti sanciti dalla nostra Costituzione da parte del sistema finanziario internazionale, delle banche e delle lobby.
E la lotta non finisce con la vittoria di domenica scorsa. Con il prossimo appuntamento si dovranno spazzare via le <leggi vergogna> del Governo Renzi che hanno stravolto il diritto del lavoro e i diritti sociali.
La partecipazione di domenica scorsa, ha concluso Dario Caprio, rappresenta un buon viatico per i necessari cambiamenti che anche a livello locale occorre apportare per rivitalizzare la democrazia e per restituire lo scettro ai cittadini”.
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