Tesi di Laurea, prime notizie ed analisi dell’armatura medievale Brigantina, della Rocca Montis Dragonis di Mondragone.
La Campagna di Scavo Medievale del 2008, portò alla luce un reperto di eccezionale interesse archeologico ovvero una armatura medievale del tipo Brigantina. Armatura composta da circa 450 frammenti. Durante i lavori, il Direttore del Museo Civico di Mondragone, Luigi Crimaco, rinvenne il prezioso reperto. La Campagna fu effettuata in regime di concessione da parte del Ministero dei Beni Culturali.
L’eccezionalità della scoperta fu resa pubblica in occasione del Convegno Internazionale di Archeologia dei Castelli nell’Europa angioina (secoli XIII – XV). Il convegno, tenutosi a Salerno nel novembre 2008, riscosse un vasto eco nell’ambito scientifico ed accademico.
La Brigantina di Mondragone argomento di una tesi di laurea.
La stessa armatura medievale è stata l’oggetto di una tesi di laurea discussa dalla dottoressa Lucia Senatore presso l’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Una parte della tesi inerente all’armatura, ha permesso, attraverso una comparazione con i principali rinvenimenti di armature in Europa, di collocare il tipo di Mondragone nell’ambito delle cosiddette Brigantine. Segue nel lavoro una ampia disamina tecnica delle caratteristiche dei metalli impiegati nel reperto; nonché dei tessuti le cui tracce sono ben visibili sullo stesso reperto.
Le analisi, anche di natura chimica, sono state realizzate anche attraverso tecnologie sofisticate come il laser palladio presso l’Accademia di Carrara e con analisi al microscopio elettronico.
“Il Museo Civico Archeologico – commenta il Consigliere Fabio Gallo – si conferma sempre più un vero e proprio polo di ricerca archeologica.

“Grazie alla sapiente direzione del dottor Luigi Crimaco, il Museo beneficia degli apporti di studenti che trovano a Mondragone una grande opportunità di crescita professionale e scientifica. Con il lavoro della dottoressa Senatore, coordinato e supervisionato dalla professoressa Francesca Sogliani e dalla restauratrice Marianna Musella, possiamo predisporre in modo analitico l’intervento di restauro finanziato dalla Regione Campania – Settore Musei. Nonchè della successiva esposizione al pubblico” – ha continuato Gallo.
“Rispetto al Museo Civico – conclude il consigliere – ritengo che la politica debba porsi sempre in posizione di ascolto e servizio. Questo per favorirne le iniziative e le ricerche archeologiche. In quanto strumento di promozione territoriale, come testimoniato dalle continue visite che riceviamo da scuole di fuori Mondragone”.
Nella foto un saggio di pulitura con tecnica LASER e osservazione al microscopio( 2 X – 4 X).
L’operazione di pulitura sulle placche, è stata mirata alla pulitura della parte del corpo in ferro. È possibile osservare che dopo l’intervento, è riscontrabile la presenza di due differenti tessuti (lato esterno e lato interno della placca) e di frammenti di cuoio al di sporgenti dai rivetti.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.