Dimissioni Sindaco: “La parabola piatta di Cennami”.
L’amministrazione Cennami, fin dal suo insediamento, ha condotto una gestione dell’Ente che definire insufficiente è dir poco. In oltre due anni la maggioranza non ha fatto altro che litigare per mere conquiste di posizioni o di visibilità, trascurando completamente la città. Dell’originario e composito cartello elettorale uscito vincitore dalle ultime elezioni, rimane ben poco. Difatti è sparita la lista civica Progetto Democratico di appoggio al Sindaco. Scomparsa anche la lista civica Democrazia Cristiana e si è costituito il gruppo Italia dei Valori. Quest’ultimo, assente in campagna elettorale. Il Consigliere Comunale Russo è passato all’opposizione, l’UDC è cresciuto a dismisura senza avere più la possibilità di poter governare il proprio gruppo (caso di ipertrofia consiliare?).
In altre parole, è avvenuto un “mutamento genetico” che non ha fatto altro che complicare ulteriormente il già confuso e rissoso quadro iniziale.
Tutto ciò ha prodotto, come ciliegina sulla torta, le dimissioni del Sindaco, il quale non ha potuto fare altro che rimettere il mandato pur di far approvare il bilancio di previsione, pena lo scioglimento del Consiglio Comunale.
Oggi sono in atto febbrili trattative, sia all’interno della maggioranza che all’interno dei partiti (leggi UDC), per poter scongiurare lo scioglimento dell’amministrazione.
Nonostante tutto ciò c’è ancora chi, tra i Consiglieri Comunali, si dichiara distinto e distante dalla Giunta Cennami. Chi si ritiene il “padre putativo” dell’esecutivo o chi si ritiene indispensabile per la sopravvivenza della maggioranza stessa. Intanto le attività produttive, gli stabilimenti balneari, gli artigiani, i commercianti, l’intera città, rimangono abbandonati a se stessi. Senza che il Sindaco e la sua maggioranza ne governino il timone.
L’amministrazione in questi due anni di immobilismo è stata capace solo di scontrarsi al suo interno senza progettare dove meglio incidere su di un’economia latente. Cioè, è stata priva di una visone politica di espansione del territorio. In definitiva un’amministrazione amorfa con la caratteristica unica al mondo di aver avuto “una parabola piatta”.
Il Popolo della Libertà, ancora una volta, esorta il Sindaco a farsi carico delle responsabilità che gli elettori gli hanno affidato. Quindi governare la città in modo costante, competente e con idee e obiettivi da raggiungere, seppur minimi, per il bene comune, altrimenti faccia uno scatto d’orgoglio e stacchi la spina!
Perché, parafrasando il filosofo Seneca, si possono avere anche tutti i venti a favore, ma se poi non si gode di una buona imbarcazione e di un buon equipaggio, non si saprà mai in quale porto approdare!
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