Un articolo di Paolo Palmieri sulla disabilità a Mondragone.
“La Commissione del Consiglio Europeo proclamò il 2003 quale Anno Europeo dei Disabili, ponendo una particolare attenzione alla tutela dei diritti delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e per allontanare ogni forma di discriminazione e violenza. Ha poi fissato al 3 dicembre l’appuntamento annuale per la celebrazione della «Giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche», per coinvolgere anche le famiglie dei disabili, gli operatori, i professionisti che operano nel sociale e, più in generale, tutti i cittadini europei.
Ma ancora oggi troppe barriere architettoniche negli edifici pubblici e privati dei Comuni negano il diritto di cittadinanza alle persone con disabilità, nonostante la prima disposizione normativa in materia risalga addirittura al 1971 con la legge n. 118 e la legge n. 41/86 (art.32) abbia imposto agli enti pubblici e locali territoriali di dotarsi di un piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A.) e di destinare a tal fine una quota annuale del bilancio d’esercizio.
A Mondragone, purtroppo, in tema disabilità, molte opere pubbliche non risultano eseguite o progettate a regola d’arte, in conformità alle principali normative vigenti in materia di eliminazione o superamento delle barriere architettoniche.
Non sono accessibili molti uffici, come la sala consiliare e la mediateca, studi medici e ambulatori, uffici dei servizi sociali e finanziari, attività commerciali e professionali aperte al pubblico ecc. Nella nostra città non è consentito ai disabili usufruire dei marciapiedi sconnessi, eseguiti con restringimenti, pendenze e scivoli irregolari, lasciati in condizioni di sporcizia o di trascuratezza, ingombrati in ogni modo, rendendo difficile anche il traffico pedonale.
La legge 104/92 prevede, che il rilascio delle concessioni edilizie sia vincolato al rispetto della normativa in materia di barriere e che sia riservata una quota di fondi per opere nell’edilizia residenziale pubblica. Inoltre, impone che siano dichiarate inagibili e inabitabili (e sanzionati i responsabili) le opere realizzate in edifici pubblici o aperti al pubblico in modo tale da compromettere l’accessibilità ai disabili. Per cui le pubbliche amministrazioni, i funzionari e i dirigenti che progettano ed eseguono lavori pubblici con barriere architettoniche, operano da incompetenti e fuori legge.
I nostri funzionari ed amministratori locali ripudiano sistematicamente il DPR. n. 503/96, che disciplina l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pubblici, con particolare riferimento all’accessibilità diretta ai servizi.
Peraltro, le opere e le infrastrutture realizzate nel rispetto della normativa in materia, oltre a essere utilizzate agevolmente anche dalle persone non (ancora) disabili, possono beneficiare dell’Iva ridotta al 4%, applicabile ai lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche, compensando eventuali maggiori costi di esecuzione.
Risulta particolarmente deprecabile che, dopo 31 anni dall’adozione della legge n. 41/86, nessuna amministrazione avvicendatasi in questa città abbia elaborato il P.E.B.A., umiliando il mondo della disabilità e provocando discriminazione in pregiudizio delle persone con disabilità, punibile così come recita la legge n. 67 del 2006.
Noi di MBC, siamo fiduciosi e pienamente convinti che Virgilio Pacifico e la Coalizione civica inseriscano nell’agenda programmatica dei provvedimenti prioritari l’approvazione del piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche”.
Paolo Palmieri, candidato di Mondragone Bene Comune (MBC).
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