L’annuale festa del patrono della parrocchia San Giuseppe Artigiano dei Padri Passionisti in Mondragone coincide quest’anno con un importante avvenimento per la città e per la comunità parrocchiale in particolare. Infatti coincide con la visita pastorale del Vescovo della Diocesi, mons. Antonio Napoletano.
Le celebrazioni, sono iniziate domenica primo maggio con la solenne concelebrazione eucaristica delle ore 18,30 officiata dallo stesso Vescovo, nella Chiesa dei passionisti. Sono proseguite con altre celebrazioni liturgiche e con il triduo predicato dal sacerdote, padre Aurelio Miranda, passionista della Scala Santa in Roma, con l’omelia della messa vespertina delle ore 18,30.
Le celebrazioni religiose e civili sono in programma per sabato 7 maggio e domenica 8 maggio, con importanti momenti liturgici quali la processione della Statua di San Giuseppe con Bambino, opera di artisti di Ortisei, per le principali vie della città.
Nella festa patronale sono coinvolti tutti gli organismi parrocchiali ed un particolare ruolo assumono i giovani nello svolgimento della festa stessa. Iniziata con la costruzione della casa religiosa dei passionisti già dal 1955, la festa in onore del Patrono del convento dei passionisti della parrocchia, istituita nel 1964 dal compianto vescovo di Sessa Aurunca, mons. Vittorio Maria Costantini, si è affermata negli ultimi decenni, diventando una delle celebrazioni più sentite e partecipate in tutta la città di Mondragone e della Diocesi di Sessa Aurunca in onore del Santo Patrono dei lavoratori.
Quest’anno ricorre il 25 anniversario della festa esterna iniziata nel 1986 dai religiosi passionisti della comunità di Mondragone.
Tra questi il compianto padre Emilio Vicini e i padri Sebastiano Cerrone (oggi novantenne), e padre Antonio Rungi (già superiore provinciale dei passionisti e impegnato nella comunità di Mondragone) e Enrico Cerullo (di residenza nella comunità di Calvi Risorta).
L’annuale festa in onore di San Giuseppe attrae a Mondragone, per la sua singolarità per stile familiare e fraterno, fedeli da ogni parte della Campania.
Ad essa sono associate varie iniziative di carattere umanitario, culturale e ricreativo, che i religiosi passionisti, oggi 4 religiosi che compongono la comunità, da 25 anni hanno costruito nel tempo per dare ai fedeli opportunità per ritrovarsi insieme e condividere un progetto di vita cristiana e sociale sull’esempio del patrono del lavoro.
“Siamo una comunità – scrive il parroco, padre Luigi Donati – che vive la gratitudine per tutto quanto il Signore ci ha dato. In questo atteggiamento gioioso, grati a Dio, vogliamo aprire il nostro cuore per poter essere dono per gli altri. Questa è la nostra priorità: offrire agli altri la gioia che Gesù Risorto ci concede nel seguirlo come una sola famiglia. San Giuseppe ci aiuti in questo cammino essenziale per la nostra vita cristiana”.
Una festa quindi in preparazione alla visita pastorale di mons. Napoletano che inizierà ufficialmente lunedì 16 maggio e si concluderà domenica 22 maggio 2011.
“Chiediamo al nostro patrono San Giuseppe – scrive don Luigi – che ravvivi in noi il senso dell’appartenenza alla Chiesa e l’impegno di costruirla nella comunione con Lui e con i fratelli”.
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