Assemblea Consiliare, AMBC: “Spettacolo indegno”
“Entro il 30 settembre bisognava procedere con la deliberazione consiliare di ricognizione di tutte le partecipazioni societarie o di altri enti partecipati dal comune. Il presidente del Consiglio Petrella ha correttamente convocato per la mattinata del 30 settembre l’Assemblea consiliare, ma lo spettacolo offerto dal punto di vista istituzionale è stato a dir poco indegno: ai Consiglieri è stata presentata una delibera fac-simile, senza istruttoria, priva di dati e carente anche delle informazioni minime per poter deliberare con cognizione di causa. Una delibera fac-simile, scaricata da internet e tutta piegata esclusivamente sulla Far.com., trascurando del tutto le altre partecipazioni comunali. Dagli uffici responsabili e dal sindaco Pacifico non è arrivato né uno straccio di relazione, né uno straccio di dato o un abbozzo di analisi. E, quindi, nessun intervento nel merito, ma esclusivamente schermaglie procedurali, inutili ai fini della decisione da assumere in ordine al disimpegno o meno dell’ente locale dalla controllata e dalle partecipate. Entro il 30 settembre il Consiglio comunale avrebbe dovuto procedere per legge anche all’approvazione del Bilancio consolidato, allo scopo di avere una rappresentazione complessiva del patrimonio del Gruppo Amministrazione Pubblica (GAP), aggregando – quindi – i numeri del proprio bilancio con quelli dei bilanci delle società controllate o partecipate. E senza tale adempimento non si può procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale né possono essere stipulati contratti di servizio con soggetti privati. L’AMBC domanda: ma chi è il responsabile di tutto ciò? Di chi la colpa di un’istruttoria indegna e di inadempienze così gravi? L’AMBC chiede: perché ci si focalizza costantemente solo sulla Polizia locale o sulla sezione Tecnica e non si considerano mai i gravi limiti della gestione del bilancio e delle finanze locali? E’ indubbio che il caos che connota la gestione economico-finanziaria del Comune di Mondragone sia anche la diretta conseguenza di inamovibili e <secolari> presenze burocratiche e, soprattutto, della nefasta ed inspiegabile decisione del sindaco Pacifico di avocare a sé la delega politica al bilancio. Per dirla con il Sommo Poeta, sembra di trovarci sempre di più di fronte ad una <nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!>”
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