5 Ottobre 2023

A proposito delle campane per il vetro a Mondragone.

Il lupo perde il pelo ma non il vizio.

L’assessore all’Ambiente del Comune di Mondragone, Mario Fusco, non smentisce il proverbio “il lupo perde il pelo ma non il vizio”.

Infatti l’assessore, ha disposto la ricollocazione di  ben 20 campane per la raccolta passiva del vetro lungo le principali strade cittadine.

Tra queste piazzetta Crocelle, loc. Fievo, Palazzo Ducale, p.le Kennedy, piazza Falcone, via Como e Fiumarella.

Ormai, tutti i tecnici e gli esperti, anche neofiti, sostengono che il rimedio per ottenere la migliore prestazione di raccolta e smaltimento dei rifiuti differenziati, e non, avviene esclusivamente con il servizio porta a porta. Questo, sia per motivi igienici sia per ovviare all’abbandono di sacchetti contenenti rifiuti di qualsiasi tipo accanto alle famigerate campane. Oppure accanto ai container dislocati (strategicamente!!) nel pieno centro urbano, considerata, peraltro, la solita e nota incuria delle ditte appaltatrici a provvedere al tempestivo svuotamento di tali contenitori.

Se l’Assessore avesse seguito, come penso abbia fatto, la trasmissione televisiva di Rai Tre del 7 febbraio 2011, “Presa Diretta”, avrebbe appreso dall’intervista al Sindaco del Comune di Portici (NA), 57 mila abitanti, che riesce a raggiungere la percentuale del 70% di raccolta differenziata, esclusivamente con il servizio “porta a porta”. Avendo eliminato dal territorio comunale tutti i cassonetti e le campane. Tali contenitori ed altri container sono stati collocati in un apposito sito destinato ad un’efficiente e controllata isola ecologica dove si ricicla qualunque rifiuto che non venga raccolto col servizio porta a porta.

Invece, il nostro esimio assessore che, a seguito di continue e logoranti pressioni di molti cittadini, aveva rimosso da poco tempo dal centro urbano i maleodoranti e antigienici cassonetti per la raccolta differenziata (carta e vetro), non avendo altre soluzioni apprezzabili, né programmi sensati e lungimiranti, dopo l’affidamento del servizio alla nuova ditta Ecological Service attiva “un cambiamento nel passo di marcia” per una raccolta differenziata degna di questo nome, replicando l’errore di ricollocare venti ingombranti cassoni per la raccolta passiva del vetro lungo le principali strade del tessuto urbano della città.

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