3 Ottobre 2023

Lettera Aperta del gruppo Uniti per Mondragone

Egr. Direttore, l’indignazione che in quest’epoca a Mondragone pervade soprattutto l’animo dei più giovani, a pensarci bene, prima che un sentimento è un ragionamento: “in piedi, voi che rifiutate di essere schiavi! L’indignazione riempie i cuori di tutti i nostri compatrioti” canta l’inno cinese.

Ed è proprio l’indignazione verso la politica mondragonese, o meglio i sotterfugi dei poteri forti mondragonesi, che ha costretto noi, un gruppo di giovani amici, a scriverle questa lettera. Lettera che nasce dopo aver constatato il comportamento dei nostri “politici”, dal quale non si evince nulla di nuovo, nessuna proposta, nessuna idea, solo la denuncia di una confusione, che per noi non esiste.

Tra pochi mesi ci troveremo a dover votare per il nuovo Sindaco della nostra Città.

Eppure, a così poca distanza dalle elezioni,  a noi tutto sembra abbastanza chiaro. Si parla molto di candidature e poco di programmi e di idee. Si litiga troppo, si ragiona troppo poco. Beh, niente di nuovo sul fronte occidentale direbbe Remark. Sì litiga troppo da parecchi anni perché i nostri pseudo-politici hanno interessi personali in conflitto tra loro; si ragiona poco perché forse, è arrivato il tempo di dirlo, “ragionare” viene difficile a molti di essi. Quanto precede, ci è molto chiaro.

Caro Direttore, che Mondragone fosse in declino, noi, quelli a cui tutto sembra più chiaro rispetto agli altri “confusi”, lo denunciamo ogni giorno e da tanti anni perché questo declino lo viviamo sulla nostra pelle: ragazzi che trovano difficoltà a trovare un impiego, giovani che fanno fatica a scorgere motivi per cui rimanere in questa città, neo-professionisti che si imbattono in forme di clientelismo imbarazzanti, imprenditori che faticosamente combattono con la burocrazia, agricoltori a cui è stato “proposto” di abbandonare le proprie coltivazioni per tirare un altro po’ a campare (e pensare che i fisiocrati sostenevano che l’unico settore capace di creare un surplus era proprio l’agricoltura).

Lo viviamo sulla nostra pelle anche come cittadini che pagano carissimi disservizi come la raccolta differenziata che funziona ancora male, che hanno strade davanti casa dissestate, che non ricevono risposta a richieste come quella di illuminazione viaria o di segnaletica minima indispensabile alla sicurezza.

Di tutto ciò noi abbiamo sempre avuto contezza, non solo alla vigilia della campagna elettorale… e i vari tentativi, che si sono fatti per migliorare la cosa pubblica, anche sotto pressioni di cittadini come noi che reclamavano solamente i propri diritti, hanno avuto scarso riscontro.. e dire che interventi che in qualche modo possano cambiare la situazione, anche in questo momento particolare di congiuntura economica e di tagli agli enti locali, si potevano e si debbono fare: pensiamo allo strumento del project financing che potrebbe essere quello giusto per rilanciare economia ed occupazione, o alla promozione di fiere e mercatini tipici locali, alla necessità di rivalutare le nostre coste, di realizzare finalmente il porto, di migliorare sensibilmente i servizi sociali come asili nido e autobus scolastici.

Mondragone ha bisogno di un Sindaco e di consiglieri comunali capaci che lavorino per la propria città cercando il bene comune, senza clientelismo e tornaconti personali, perché una cosa, credo ci accomuna tutti: la idiosincrasia per le promesse in campagna elettorale e poi mai mantenute. Di amministrazioni non all’altezza, di persone che si ricostruiscono ogni volta una “verginità” pubblica per stare sempre nelle stanze dei poteri, non ne abbiamo più bisogno: è tempo di cambiare davvero!

Non vorremmo che i nostri amati “politici” pensassero, a loro tornaconto, che “fino a quando c’è il bisogno non si è mai liberi”, sarebbe veramente un disastro!

Uniti per Mondragone (UpM).

Pasquale Fardella

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