Dall’Amministrazione comunale arrivano risposte secche e determinate al consigliere regionale Giovanni Zannini che “cerca di ascriversi meriti inesistenti rispetto all’accelerazione della spesa che interessa anche la Città di Mondragone, stante le difficolta’ avute da parte degli uffici regionali di ragioneria a pagare i decreti gia’ emessi in favore degli Enti locali, ben organizzitisi con le proprie tesorerie fino a fine anno.
Ne dà prova proprio la Banca Popolare dell’Emilia Romagna, tesoriera del Comune di Mondragone, che – per altro – ha pagato e quietanzato finanche il 31 dicembre 2015. Gia’ il 27 ottobre scorso il vicepresidente della Commissione per lo Sviluppo Regionale Andrea Cozzolino, eurodeputato del PD, interveniva a seguito delle dichiarazioni rilasciate da Stefano Caldoro sull’uso dei Fondi Ue in Campania, chiarendo che per quanto concerneva la Programmazione 2007/2013 le uniche risorse che stavano determinando una reale apertura di cantieri erano quelle utilizzate per l’accelerazione della spesa. Infatti, tantissimi sono i comuni che hanno bandito opere e numerose le imprese che stanno investendo nei diversi cantieri. <<La delibera di Giunta Caldoro n. 46 del 2015 è molto chiara – spiegava l’on. Cozzolino – e con essa si individuano le coperture alternative in caso di mancato completamento dei lavori alla scadenza del 31 dicembre 2015; è evidente che non applicarla esporrebbe tutti a una pluralità di contenziosi dall’impatto devastante >>. A tal proposito, dagli ambienti dell’Amministrazione comunale si ostenta sicurezza per portare a termine i lavori cominciati, in primis per riqualificare il centro storico.
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