L’Associazione Mondragone Bene Comune chiama in causa il presidente del consiglio comunale per far luce sull’ultimo verbale dello stesso consiglio.
Il ben informato CasertaCE, nel raccontare della lite furibonda tra il sindaco Virgilio Pacifico ed il suo assessore Antonio Federico e dell’interesse di Conte senior per la riorganizzazione degli uffici, riporta la presa di posizione della consigliera di Io Amo Mondragone, scrivendo:
“E’ stata proprio una consigliera comunale appartenente al gruppo di quest’ultimo (Federico), cioè Lisa Pagliaro, a citare direttamente Ugo Conte, definendolo l’artefice della discarica di Cantarella. In quella sede soltanto l’intervento del sindaco e di più di un consigliere fece rientrare Conte junior in aula perché nel frattempo aveva scelto di abbandonare la seduta (…)”.
Di tutto ciò non v’è però traccia alcuna nel verbale del consiglio comunale pubblicato sul sito del comune. Nel verbale la consigliera Pagliaro, come abbiamo avuto già modo di criticare, prende anzi le distanze nei confronti della pregresse responsabilità. “(…) La situazione nasce da lontano, e ne vorrei parlare in termini di voltare pagina, senza parlare di responsabilità o meno, perché non ci interessa, proprio perché oggi intervenire per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti e indagini ambientali sulle aree di sedime, è fondamentale, rispetto a questa, che è una bomba proprio ecologica (…)”.
Di qui, le domande: ma il verbale pubblicato è taroccato? E’ il risultato di un taglia e cuci, di manipolazioni che alterano lo stato dei fatti? E chi è il responsabile di un tale falso in atto pubblico? L’Associazione Mondragone Bene Comune lo chiede formalmente al presidente del Consiglio Claudio Petrella e pretende celere risposta. Petrella ha il dovere di confermare il contenuto del verbale, smentendo quanto riportato da CasertaCE. Oppure di giustificare ciò che è accaduto in ordine all’eventuale manomissione del documento pubblicato.
L’AMBC non ama ricorrere ad altre istituzioni con denunce ed esposti per appurare la verità, come sfrontatamente proposto da qualche <vecchio arnese del politicume locale>. L’AMBC crede nella possibilità della politica di emendarsi da sola, di correggersi senza dover ricorrere alle diverse magistrature e di praticare la correttezza e la trasparenza anche in assenza dell’azione di polizia. E’ grave l’alterco tra il sindaco ed un Assessore. Per giunta avvenuto in luogo pubblico. Ma ancor più grave sarebbe un eventuale verbale consiliare omertoso, un documento appositamente alterato per non far conoscere ufficialmente ciò che realmente è accaduto.
fonte: mondragone.benecomune@gmail.com
portavoce: gianni pagliaro
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