L’obiettivo Bandiera Blu per Mondragone, benché ambizioso, è possibile e da perseguire. Insieme ad esso la bonifica economico – culturale di un territorio ed il raggiungimento di uno sviluppo sociale ed occupazionale di una comunità.
Il progetto regionale Bandiera Blu, attraverso i finanziamenti comunitari, rappresenta l’opportunità possibile di questo sogno. E la recente istituzione di un tavolo di concertazione dei sindaci del territorio può essere lo strumento operativo.
Un progetto complesso e articolato come questo non può che richiedere un coinvolgimento convinto di tutte le componenti del tessuto sociale. In primis il singolo cittadino ma anche la rete associazionistica presente in Città. In questa ottica le nostre associazioni, già sensibili al tema, intendono dare un contributo attraverso una “visione” globale di intervento.
Il marchio Bandiera Blu è assegnato da un’organizzazione no-profit internazionale, fondata nel 1981, con sede in Danimarca che si chiama Foundation for Environmental Education (FEE). La sezione italiana (FEE-Italia) esiste dal 1987 ed è titolata all’assegnazione di questo prestigioso marchio. L’assegnazione segue un iter procedurale certificato, secondo il Sistema di Gestione Qualità UNI EN ISO 9001-2000, i cui dettagli sono indicati in una specifica procedura operativa. A tal proposito alleghiamo una scheda più ampia ed esaustiva. Gli elementi necessari sono numerosi ma, essenzialmente, sono legati ad una salubrità del mare, dell’aria e del territorio nonché ad una vivibilità ed efficienza dei servizi e dell’utilizzo delle risorse naturali.
Nel nostro territorio le problematiche più complesse riguardano l’inquinamento del mare, del territorio e dell’atmosfera.
L’impresa è ardua ma possibile. Attraverso lo schema che segue cercheremo di tracciare i percorsi di intervento che, riteniamo, possono trasformarsi in progettualità finanziabili con i fondi europei.
Mare.
L’inquinamento è dovuto, essenzialmente, a 3 elementi:
- il Savone e l’Agnena: ’inquinamento di questi canali come testimoniano i dati ARPAC e Goletta Verde 2010, richiedono un intervento di respiro provinciale (Polizia Provinciale) attraverso un monitoraggio degli scarichi inquinanti lungo il percorso ( progetto in parte già avviato dalla Provincia qualche anno fa), la tipizzazione e l’individuazione delle fonti. Individuate le fonti, l’Ente provinciale deve adottare le azioni di denuncia/rimozione adeguati.
- i numerosi sversamenti illegali del litorale: lungo il litorale cittadino, come testimoniano i dati Goletta Verde 2010, esistono diversi canali che da monte trasportano al mare acque spesso inquinate da colibatteri e sostanze chimiche. Il controllo dell’Ente locale, attraverso i VV.UU. con l’ausilio dell’ASL, dovrebbe individuare gli sversamenti abusivi ed imporre agli autori la rimozione e la regolarizzazione.
- l’inadeguatezza della rete fognaria e della depurazione: un recente intervento fognario, sulla via Domiziana nord, rappresenta un ausilio importante, benché non esaustivo, al fine di provvedere al trattamento degli scarichi degli stabilimenti balneari ed abitazioni circostanti. L’attivazione di tale impianto e la progettazione di una rete fognaria che serva l’intero territorio della Domiziana nord, sarebbero un intervento utile all’obiettivo. A ciò si deve aggiungere il monitoraggio dell’impianto fognario della Città, il suo completamento, l’attivazione completa del depuratore esistente, il sollecito della realizzazione del Depuratore previsto
Terra.
Il territorio comunale è sede di numerose piccole discariche illegali nonché di censite discariche inquinanti quali la Cantarella. L’ipotesi di inquinamenti chimici o radioattivi del territorio, benché possibili, vanno ricercati e individuati. Solo un lavoro serio può rendere giustizia alla nostra terra.
- Bonifica della discarica Cantarella e ripristino della zona.
- Individuazione delle piccole discariche diffuse attraverso un coinvolgimento della rete Associazionistica del territorio ed una educazione ambientale delle Scuole e della cittadinanza. Individuazione, rimozione, bonifica e controllo di esse. Attività di controllo e contravvenzione degli eventuali responsabili.
- Partnership con il “Progetto Vigor” (già in essere sul territorio) al fine di individuare, attraverso l’analisi dei pozzi in corso, possibili siti inquinanti. Tale mappatura permetterebbe l’individuazione di eventuali fonti di inquinamento, la rimozione ed i provvedimenti del caso.
Aria.
L’inquinamento atmosferico del territorio ha origine, essenzialmente, dal traffico veicolare locale e di transito. Quindi, oltre al controllo delle attività industriali esistenti, il monitoraggio di esso rappresenta la priorità.
- Installazione di centraline di rilevamento sulla Domiziana ed in alcuni siti cittadini. Recupero dei rilevamenti già effettuati dall’Ente locale alcuni anni or sono.
- Interventi di dissuasione o interdizione del traffico pesante sulla domiziana nonché regolazione del traffico automobilistico locale e di transito.
- Attivazione di trasporto pubblico ecocompatibile come autobus di linea elettrico, piste ciclabili, parcheggi di scambio con auto/moto elettriche ecc.
Questo nostro contributo non vuole essere un “libro dei sogni” ma una visione, sebbene articolata, dalla quale poter partire per un intervento organico e globale. Tale visione non può prescindere da un coinvolgimento convinto del tessuto sociale come da una determinazione dell’Ente locale, amministratori – funzionari ed operatori, e dalla scelta del bene collettivo.
Le Associazioni:
Comitato Cittadinanza Attiva – Legambiente sez. di Mondragone
Mondragone Blu – Verso il 19 Luglio – Amici della Fiumarella
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