Nel corso della Cerimonia di inaugurazione della Nuova Casa Comunale presso Villa Diana, una struttura confiscata alla camorra, il Comitato “Verso il 19 luglio” firmerà con il Comune di Mondragone e il Prefetto di Caserta, il Protocollo d’intesa anti-usura e racket che aveva presentato diversi mesi fa.
La firma del documento è estremamente significativa dal momento che rappresenterà il primo atto compiuto nei nuovi uffici municipali.
Da domani – sostengono gli attivisti del comitato, che ringrazieranno pubblicamente il Commissario M. Capomacchia – vi sarà un motivo in più per denunciare il racket e l’usura. Per tutte le vittime che con coraggio si sono costituite parti civili, infatti, il nostro documento prevede una serie di sgravi fiscali che, in modo progressivo, andranno a regime.
La nostra città soffre la drammaticità dell’usura da anni e senza soluzione di continuità. Questo fenomeno criminale, lesivo all’economia e allo sviluppo, è molto diffuso tra le fasce deboli della popolazione ed è direttamente proporzionale alle crisi economiche e disoccupazionali.
I tempi che stiamo vivendo – continuano gli attivisti – ci consegnano uno spaccato sociale ed economico drammatico e quindi, considerevolmente passibile di certe pratiche.
Alla luce delle ultime vicende giudiziarie che hanno interessato la città rivierasca, l’Usura ed il Racket e le attività estorsive in generale, si attestano come piaghe socio-economiche in piena espansione. Le Istituzioni devono essere vicine alle persone che decidono di denunciare queste tragiche espressioni di natura mafiosa e camorristica. L’iter realizzativo e propositivo del Protocollo ha impegnato gli attivisti di “Verso il 19 luglio” per diversi mesi, ma il risultato è arrivato e si configura come una vittoria della città di Mondragone. Il Protocollo anti-usura e racket dovrà essere, quindi, il punto dal quale far cominciare una “guerra” alle ingiustizie radicate su questo territorio.
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