La congestione, l’inquinamento, il disservizio del trasporto pubblico, sono fenomeni sempre più drammaticamente presenti nella nostra città.
Nel pianificare, nel progettare, nel costruire la città ci si dimentica di tenere conto di una delle esigenze primarie del cittadino: il diritto alla mobilità. Risulta indispensabile, un riordino generale del traffico urbano, reso possibile dai nuovi strumenti normativi entrati in vigore recentemente.
Il Piano Urbano del Traffico (PUT) consiste in un insieme di interventi coordinati per il miglioramento delle condizioni della circolazione stradale nell’area urbana, dei pedoni, dei mezzi pubblici e dei veicoli privati, realizzabili nel breve periodo, arco temporale biennale, e nell’ipotesi di dotazioni di infrastrutture e mezzi di trasporto sostanzialmente invariate. In tale ottica, il PUT è finalizzato ad ottenere:
- il miglioramento delle condizioni di circolazione;
- il miglioramento della sicurezza stradale;
- la riduzione dell’inquinamento atmosferico ed acustico;
- il contenimento dei consumi energetici;
- il rispetto dei valori ambientali.
Un dato interessante che emerge proprio nella nostra città è quello della sicurezza stradale. Infatti spesso assistiamo a comportamenti scorretti e indisciplinati, di automobilisti e ciclomotoristi, che considerano il rispetto del codice della strada come optional, per cui è vano lo sforzo di rendere più sicure le nostre strade. La pianificazione del PUT è da mettere subito in cantiere perché consente di non isolare i centri commerciali anzi predisponendo soluzioni ( come per esempio i parcheggi liberi e a pagamento) che agevolino l’accessibilità ai vari punti di vendita commerciale. Questo per evitare che i consumi continuano a calare.
Alfonso Attanasio.
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