È tempo di bilancio comunale, ma come è successo in tutti questi anni anche per il 2017 le scelte finanziarie riguardanti il comune di Mondragone saranno fatte dai soliti, nelle solite segrete stanze, alle spalle dei cittadini, senza alcun loro coinvolgimento e senza neppure alcuna informazione.
Ma, d’altra parte, non ci si può aspettare alcun cambiamento in <zona Cesarini> da parte di una classe politica vecchia, logora e datata, che reprime la partecipazione e lo stesso ruolo dei consiglieri comunali e non possiede gli strumenti del cambiamento e dell’innovazione.
Basti pensare che Schiappa fa politica di professione come esponente della destra, quasi sempre in quota Forza Italia, da tredici anni, ricoprendo tutti i ruoli amministrativi possibili ed immaginabili: è già stato assessore comunale, consigliere provinciale e sindaco. Senza contare altri incarichi laterali.
E pensare che c’è ancora qualcuno che <non ce vo’ sta> e che per ignoranza, dopo aver collezionato la figuraccia a proposito del regolamento comunale sulle ingiunzioni di pagamento, recuperato per il bene dei cittadini soltanto grazie a <Mondragone. Bene Comune> ed alla sua azione, riferendosi a due nostri aderenti, il portavoce Gianni Pagliaro e Dario Caprio, blatera di passato e di tavoli vecchi, quando Pagliaro e Caprio da sempre impegnati per senso civico non hanno neppure per un minuto ricoperto incarichi amministrativi.
Con Schiappa e qualche suo primario sponsor da ribaltone siamo, invece, al passato prossimo, ma anche al trapassato prossimo e al trapassato remoto, siamo al tavolo rotto (sulla schiena della città) e da moltissimo tempo.
La vergogna di alcuni dati dovrebbe almeno spingere alcuni a tacere. Ma la vergogna, si sa, necessita di virtù e valori. Nel recente passato abbiamo dimostrato come tutti i servizi (quei pochi, per la verità, che ci vengono ancora forniti) abbiano il costo più elevato tra i comuni del comprensorio (Sessa Aurunca, Falciano, Cellole ecc).
Ma sul costo di qualche servizio siamo addirittura al top, primeggiamo in Italia. Sui rifiuti, per stare ai fatti e al bilancio, il costo pro capite, ovvero ciò che ciascun mondragonese è costretto a pagare è di ben 230 euro. A Verona il costo pro capite è, invece, di 145 euro; a Bologna arriva a 181,73; a Bari si ferma ad euro 203,16; nella grande Milano raggiunge euro 212,24; a Firenze 220,05 euro; nella <travagliata> Capitale si ferma ad euro 227,38.
E in tutti i lunghi anni del disastro dei rifiuti a Mondragone (come in provincia e in regione), mentre la monnezza inquinava le città, la politica e la società, Schiappa al tavolo di quella politica c’era! Il lungo passato di Schiappa è noto da tempo.
E’ un passato che ha generato per i Mondragonesi questo presente fatto di crisi e di mancato sviluppo. E’ un lungo passato, quello del <giovane> Schiappa, che ha rubato futuro ai mondragonesi e speranza a tantissimi giovani. Il passato prossimo e remoto e questo triste presente di Schiappa rappresentano un’eredità pesantissima, un fardello di cui dobbiamo quanto prima liberarci, per ritornare a credere e a lavorare per un futuro migliore.
Autore: Mondragone Bene Comune
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