Comunicato stampa dell’Associazione Mondragone Bene Comune sulla presenza di Biblioteche nei Comuni.
Una serie di statistiche che vedono Mondragone con un pessimo rapporto biblioteche / cittadini.
Vi è uno stretto legame tra lo stato di benessere complessivo di una comunità e quanto la sua popolazione legge libri. Ormai è acclarato che se ci sono tanti bambini che non leggono, la società è più fragile. In Italia circa la metà dei giovani non legge e il 10% delle famiglie non ha libri in casa.
Nel Sud i minori che non leggono sono anche di più. Al primo posto c’è la Sicilia con il 72,6% di minori che non leggono, ma subito dopo vi è la nostra Campania con il 69,4%.
Ma quanto sono diffusi i servizi che possono aiutare a contrastare il fenomeno, come le biblioteche? In Italia le biblioteche sono quasi 18mila, ma la situazione è molto diversa tra Nord e Sud. I dati sono riferiti ad un campione di abitanti di età compresa tra i 6 e 17 anni. In Valle d’Aosta abbiamo 3,90 biblioteche ogni 1.000 abitanti, mentre in Campania, penultima in classifica, le biblioteche sono 0,64 ogni 1.000 abitanti.
E la situazione a biblioteche a Mondragone? La nostra città anche per questo tipo di servizio si posiziona al di sotto della media regionale, che è già molto al di sotto di quella nazionale. A Mondragone la popolazione 6-17 anni è di 3.700 cittadini, i quali possono usufruire di una sola biblioteca, la Mediateca. La percentuale è, quindi, di 0,27 biblioteche ogni 1.000 abitanti. Siamo proprio gli ultimi! Anche rispetto ai comuni limitrofi.
A Carinola, con 1 biblioteca e 791 abitanti 6/17 anni, la percentuale è di 1,26. A Sessa Aurunca, con 2 biblioteche e 2.292 abitanti 6/17 anni, è di 0,87. Falciano, con una popolazione di 436 abitanti 6/17 anni e 1 biblioteca è a 2,29. Cellole, con 1 biblioteca e 922 abitanti 6/17 anni, ha una percentuale 1,084.
La nostra unica biblioteca pubblica, diventata nel tempo mediateca, è stata sballottata negli anni da una struttura all’altra della città per approdare attualmente nel Palazzo Tarcagnota. Un perenne cantiere ancora tecnicamente e formalmente inutilizzabile. Tra l’altro occupando illegittimamente, insieme ad altri uffici, il posto del Centro Servizi Turistici – CST, per il quale il comune ha avuto i fondi POR dalla Regione Campania. Sull’attuale mediateca, priva di iniziative, di idee, di progetti, di investimenti e di professionalità specifiche (e dovute!) e ridotta a mero ufficio amministrativo, c’è poco da aggiungere.!
Al riguardo, si potrebbe leggere un post di Domitilla Ferrari, che nella sua lettera aperta, purtroppo ancora attualissima, inviata qualche anno addietro all’ex sindaco Schiappa. E, per finire, l’Associazione Mondragone Bene Comune si permette di ricordare una prossima ricorrenza. Quest’anno con la testa tutta rivolta a reperti e vini abbiamo già dato buca, tra l’altro, alla Festa dell’Albero e alla Giornata Mondiale dei Diritti dei Bambini. Non lasciamo passare invano anche la prossima Giornata nazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, prevista per il 25 Novembre.
Aderiamo all’appello lanciato dall’ANCI. Il comune esponga la bandiera a mezz’asta ed organizzi, soprattutto con il supporto delle associazioni locali che da anni si battono con grande abnegazione contro la violenza sulle donne e con il pieno coinvolgimento delle scuole e delle associazioni sportive, iniziative e manifestazioni. Il 24 novembre a Roma sarà, intanto, nuovamente marea femminista senza bandiere e simboli identitari e di partito. Il 25 novembre, invece, assemblea nazionale verso lo sciopero globale delle donne dell’8 marzo 2019.
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