1 Dicembre 2023

Mondragone verso le Elezioni

Un’analisi personale dello stato attuale in cui versa Mondragone, città che va verso le prossime elezioni amministrative.

In questi giorni si stanno chiudendo le liste con i relativi candidati a Sindaco per la prossima tornata elettorale a Mondragone. Naturalmente alcuni si presenteranno a ruoli invertiti  rispetto alla loro ultima esperienza amministrativa. Secondo me bisognerebbe recuperare il  politico che ha saputo bene amministrare nel precedente ruolo di Sindaco nella città di Mondragone.

Bisogna ammettere che Achille Cennami, da sindaco,  ha saputo ridare alla città di Mondragone quella dignità che certamente meritava e portare a soluzione alcuni problemi importanti anche senza una vera maggioranza politica, per cui ha deciso di riproporsi.

Ogni esperienza, soprattutto amministrativa, va inquadrata nel contesto storico in cui si svolge e le “casualità” che determinano anche la riuscita o meno di una esperienza.

E gli altri che hanno caratterizzato e caratterizzano la politica mondragonese negli ultimi trent’ anni, cosa vorranno fare? Forse vorranno partecipare a questo moderno giuoco politico delle coppie che, gattopardianamente (Cantone pag. 153 dei Gattopardi), permetterà a tutti di continuare a svolgere ruoli privilegiati nel nostro comune anche se in posizioni diverse nell’ambito di una pax politica che accontenti tutti?

Non mi pare proprio che i cittadini, così ansiosi di vedere avviati a soluzione problemi atavici che l’attuale classe dirigente non ha saputo affrontare e risolvere, abbiano tutta questa gran voglia di accettare il perpetuarsi , sulla scena politico – amministrativa, sempre degli stessi personaggi.

Anche perché molti di loro lo sono già da troppo tempo e tendono a costituire , più che una democrazia, una monarchia che tramandi a figli, nipoti e parenti vari i privilegi di cui loro hanno ampiamente goduto.

E’ stato per caso, nei decenni scorsi, indetto concorso pubblico alla carica di consigliere comunale o assessore al Comune di Mondragone? La domanda può sembrare strana, ma se andate a leggere i nomi dei consiglieri comunali e degli assessori degli ultimi 30 anni vi accorgerete che alcuni sono sempre presenti! Ma come è possibile? L’aspetto più imbarazzante è che alcuni di essi, per aver così a lungo amministrato, se ne attribuiscono un vanto! Come se ci avessero lasciato una città modello “paese scandinavi” e quasi che la debacle, in tutti i sensi, che sta attraversando la città è colpa di noialtri cittadini!

Detto ciò, penso che i cittadini di una Mondragone che va verso le elezioni, che non hanno tendenze servili, non siano disponibili ad accettare simili proposte che dovrebbero addirittura caratterizzarsi nel fare coppia visto che propone tandem di politici che prescindono, non solo dalle qualità personali ed individuali, ma anche dall’appartenenza politica.

Mi sembra proprio che molti nostri politici siano a corto di idee prospettiche e si limitano a volere gestire il futuro con minestre riscaldate del passato mentre la realtà necessita di una nuova classe dirigente che sia all’altezza di affrontare i problemi e non di nuove rivisitazioni o cooptazioni di personaggi che possano essere parenti o utili servitori personali.

Secondo me ciascuno, singolarmente, si presenti al giudizio degli elettori per essere riconfermato se ha ben operato o mandato a casa se non ha saputo svolgere il ruolo affidatogli.

Gli elettori sapranno scegliere bene anche perché, in questi tempi di crisi, sapranno meglio valutare oltre all’impegno istituzionale, anche l’uso che ciascun eletto ha fatto del potere affidatogli e capire se l’ostentato potere o ricchezza personale non siano frutto di usi illeciti del potere stesso.

La città di Mondragone non ha bisogno né di burattini e nè di burattinai. Ha bisogno di amministratori seri, che si impegnino realmente per risolvere i problemi dei cittadini e non di teatranti che recitano sul grande palco della politica locale.

Un invito che rivolgo a comitati, associazioni e movimenti, ben vengano questi segnali d’aggregazione e di voglia fare, ma bisogna fare attenzione a non creare ulteriori dispersioni o errori del passato, altrimenti si rischia di ripetere un irreparabile danno: consegnare la città in mano ai soliti personaggi che mirano solo al potere e non alle persone realmente motivate dal bene comune, altrimenti saremo presto punto e daccapo e a Mondragone non cambierà mai nulla.

Pasquale Fardella

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