Il capogruppo regionale del PSE, Gennaro Oliviero, interviene sulla legge PTRI e sul BdS.
“E’ un cambiamento radicale per dare alle persone affette da disabilità e alle loro famiglie una risposta vera ed efficace. Una risposta che valorizzi la dignità della persona, ne stimoli l’autonomia e il reinserimento sociale; finalmente il superamento vero dei vecchi e nuovi ‘manicomi’ e di Rsa che si sono rivelate meri ricoveri” – ha così commentato il capogruppo regionale del Pse, Gennaro Oliviero in merito alla presentazione della Legge PTRI e Budget di Salute (BdS) nella Commissione Sanità svoltasi quest’oggi.
“I progetti terapeutici – continua Oliviero – saranno attuati mediante la messa a disposizione di una dotazione finanziaria, denominata Budget di Salute, basata su tre livelli di intensità progettuale, alta, media e bassa, che rappresenteranno l’unità di misura delle risorse economiche, professionali e umane necessarie per promuovere e sostenere un funzionamento personale, relazionale e sociale accettabile, alla cui scelta e produzione parteciperanno il paziente stesso, la sua famiglia e la sua comunità.
L’adozione di tale modello – prosegue – permetterebbe di conseguire vantaggi di ordine economico e di realizzare una maggiore accessibilità e trasparenza per il cittadino-utente.
“Inoltre si attuerebbe una effettiva domiciliarizzazione delle cure e soprattutto una trasformazione della spesa assistenziale in un investimento per il funzionamento sociale delle persone e della comunità in toto. Investimento finalizzato ad una seria messa in opera del principio di sussidiarietà tanto sbandierato a nord di Roma. Fattori, che considerato l’attuale momento economico, concorrerebbero ad una ottimizzazione della spesa sanitaria e ad una concreta attuazione di un welfare tipicamente campano, che vada a coinvolgere le fasce deboli di cittadini ed il terzo settore.”
Un’ultima riflessione – conclude Gennaro OLIVIERO – per quanto attiene il modello che si andrebbe ad istituire: una procedura che, anche se con modalità differenti, funzionava con ottimi risultati all’interno dell’ex ASL CE2; una ennesima dimostrazione di quanto un modello proprio del territorio casertano possa essere d’esempio a livello regionale, nazionale ed europeo.”
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.