“Sul problema rifiuti il richiamo alle responsabilità e alle buone intenzioni del Presidente Caldoro e dell’Assessore regionale Romano rischiano di mettere in secondo piano la situazione rifiuti. Occorre dare segnali di chiarezza e portare all’attenzione del Consiglio Regionale della Campania un piano industriale che rappresenti il punto di partenza per affrontare l’emergenza rifiuti” – dichiara Gennaro Oliviero.
“Se dalle parole non passeremo ai fatti saremo colpevoli per aver offeso le nostre Comunità locali” – continua Oliviero.
“Dobbiamo prendere atto che il commissariato dei rifiuti ha bruciato due miliardi di euro di risorse e gli annunci del Governo di superamento della crisi si sono rivelati puntualmente una vera bufala – ha continuato il capogruppo del PSE – SEL, Gennaro Oliviero”.
Secondo Oliviero sono stati penalizzati fortemente anche i Sindaci dei Comuni adempienti nel settore dei rifiuti e le comunità locali che hanno dato tanto per l’emergenza rifiuti e sono ancora in attesa di ristori, bonifiche e rilancio del territorio.
“La Regione Campania è in forte debito morale ed economico nei confronti dei Comuni – ha concluso G. Oliviero – tanto che i comuni non hanno ancora ricevuto le risorse secondo la Legge 51. E’ questo il punto fondamentale del problema perché la raccolta differenziata ha un costo oggettivo che i comuni non possono sostenere”.
Oliviero ha anche denunciato che “i cittadini sono colpiti dal danno e della beffa dato l’aumento della tassa rifiuti del 104%, una percentuale record”. Infine si è soffermato sul consorzio di bacino Caserta e Napoli “che grava le casse regionali in maniera esponenziale senza produrre un servizio”.
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