In concomitanza con le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, all’interno dell’iniziativa promossa dal Comune di San Pietro Infine “Storie nella Storia”, il capogruppo Pse-Sel in Regione Campania, Gennaro Oliviero, presenterà nella giornata di mercoledì 1 settembre 2010, ore 19.30, presso il rinomato Museo della Memoria Storica, il progetto di legge teso ad esaltare la centralità, nella Storia italiana, dei Comuni dell’Alto Casertano, dall’Unità d’Italia sino alla Guerra di Liberazione.
Insieme ai Consiglieri Regionali firmatari della proposta di Legge, Gennaro Oliviero e Gennaro Mucciolo, ci saranno i Sindaci dei Comuni di Galluccio; Mignano Monte Lungo; Rocca d’Evandro; San Pietro Infine, Teano e Variano Patenora.
Inoltre, interverranno gli storici Felice Cortese, Presidente del Centro Studi “Francesco Daniele” dell’I.C.R.S. di Caserta e Paolo De Marco, Docente di Storia Contemporanea della Seconda Università di Napoli.
Concluderà i lavori il segretario nazionale del Psi, Riccardo Nencini, proseguendo, con assoluta coerenza, le iniziative e le manifestazioni già promosse dai Socialisti sul tema.
«Terra di Lavoro ha partecipato attivamente al processo unitario, la sua storia è ricca di episodi di grande rilievo la cui memoria va costantemente custodita, tutelata e valorizzata, tanto più in un momento come quello attuale, soverchiato da gretti e chiassosi localismi che tendono ad attenuare il senso della solidarietà nazionale e ad offuscare, se non contrastare apertamente, i valori che ne sono alla base – afferma il capogruppo regionale del Pse-Sel, Gennaro OLIVIERO –.
Prima l’incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II, in quel di Taverna Catena – come ormai sembra assodato dalla più autorevole storiografia -, la lotta per liberare il Paese dall’occupazione nazi-fascista, poi (un dato che non tutti ricordano è il tributo di sangue versato dalla gente di Terra di Lavoro, senza pari nel resto del Paese), culminata con agli avvenimenti di Mignano Montelungo, dove affrontò una sanguinosa prova del fuoco il I Raggruppamento Motorizzato Italiano, comandato dal generale Vincenzo Dapino, che riportando una vittoria decisiva, segnava il riscatto della dignità nazionale e l’avvio della Liberazione del Paese.
Questa era la prima unità del ricostituito Regio Esercito impiegata in prima linea nella guerra di Liberazione del Paese, perfetto simbolo dell’unità nazionale, sia per il coraggio dimostrato dai suoi elementi, che per la loro stessa provenienza geografica: quei coraggiosi soldati appartenevano, in pratica, a tutte le Regioni italiane.
Episodi – conclude Gennaro Oliviero – che conducono necessariamente a porre in rilievo una parte della provincia casertana, determinante in primis, per la nascita del nostro Stato e poi, per la sua Liberazione. Un territorio che ha avuto un ruolo d’assoluta importanza nelle vicende storiche italiane, pressoché unico sull’intero territorio nazionale, e perciò degna della massima tutela e valorizzazione legislativa».
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