Gennaro Oliviero (PSE): “Terra di Lavoro, tra memoria e futuro. Approvata la legge che lega l’Unità d’Italia e la Liberazione”.
Il Consiglio regionale della Campania nella seduta del 16 dicembre approva la proposta di legge per la valorizzazione dei luoghi ad alta importanza storica per l’Unità di Italia; in concomitanza con le celebrazioni dei 150 anni, e la memoria della Guerra di Liberazione nel territorio di Terra di Lavoro, presentata dai consiglieri del Pse Gennaro Oliviero e Gennaro Mucciolo.
“Alla luce delle imminenti celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, sono previsti un quadro significativo di iniziative su tutto il territorio nazionale” – commenta G. Oliviero.
“In particolare in quei luoghi di rilevante importanza sia, per il processo di unità della Nazione, che per il radicamento di una coesa identità basata su valori comuni e condivisi in tutto il Paese. La valenza simbolica delle celebrazioni, nell’ottica della riscoperta e presa di coscienza della nostra storia, può certamente essere linfa vitale per ritrovare slancio e fiducia in noi stessi, specialmente in un periodo di forti difficoltà socio-economiche come quello attuale, in cui hanno vasta eco gretti e chiassosi localismi.”
“Terra di Lavoro in particolare – continua Oliviero – ha partecipato attivamente al processo unitario ed alla creazione di una coscienza collettiva condivisa, motivo per cui appare doveroso commemorare, sia il momento centrale da cui la nostra storia unitaria prende corpo per muovere i primi passi: l’incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II del 26 ottobre del 1860, con cui si concluse la gloriosa spedizione dei Mille; così come i tragici fatti seguenti all’armistizio dell’8 settembre 1943 che lasciarono una scia di sangue indelebile a cui è seguito unicamente l’oblio, l’ancor più spietata assenza di memoria collettiva e la mancata presa di coscienza per l’orrore”.
“Mi sia consentito un ultimo inciso – conclude Oliviero – spero che questa legge possa servire anche da volano per l’istituzione una rete di mete turistiche basate sugli eventi in oggetto, sul modello di quanto accade in Normandia. Un’ipotesi da tenere in seria considerazione, avuto riguardo dell’avversa congiuntura economica che ci troviamo ad affrontare”.
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