Una palma virtuale per sostenere la pace nel mondo, è l’ultima iniziativa lanciata dal teologo morale campano, padre Antonio Rungi, alla vigilia della Domenica delle Palme del 2011.
“Abbiamo tutti bisogno di pace, non solo nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità cristiane e civili, nel nostro Paese e nell’Europa, ma soprattutto nel mondo intero – afferma il teologo A. Rungi – ove tanti sono i conflitti veri e bellici che si combattono per raggiungere la democrazia o per stabilizzare sistemi democratici o abbattere sistemi dittatoriali. Questo bisogno di pace lo avvertiamo in questo preciso momento storico soprattutto noi italiani con la grave crisi libica che è alle nostre porte e che sta portando una situazione di emigrazione consistente nel nostro Paese di persone in cerca di serenità, di lavoro e per sfuggire alla guerra”.
Il dovere di alimentare la pace nel mondo con qualsiasi mezzo a disposizione.
“Un segno di pace e di riconciliazione – continua padre A. Rungi – per noi cristiani è la palma benedetta che nella domenica della Passione che celebriamo domani ci distribuiamo per chiedere perdono e riconciliarci con le persone vicine e lontane. Non abbiamo la possibilità di consegnare pro manibus il ramoscello benedetto alle persone lontane, da qui l’idea di aderire al progetto una palma benedetta da far giungere idealmente a quanti sono sensibili alla pace nelle nostre realtà quotidiane tante bisognose di tranquillità a partire dalla famiglia per giungere alla politica ed altri settori della vita sociale”.
“Ma il vero problema che oggi dobbiamo risolvere tutti uniti idealmente e umanamente – aggiunge padre A. Rungi – è quel bisogno di pace universale che passa attraverso la promozione dei diritti fondamentali della persona umana, senza guardare alla razza, alla nazione, allo status sociale e alle condizioni economiche, ma guardando soprattutto al cuore e alla dignità di ogni persona umana, che va sempre e comunque rispettata e difesa per il bene di tutti. Non potrà mai esserci pace se anche un solo uomo al mondo soffre per le ingiustizie e le cattiverie umane. La palma virtuale che vogliamo scambiarci in questi giorni sia segno di una volontà -conclude il teologo- di camminare uniti a livello globale sulla strada della pace e della fraternità universale”.
Attivo anche il gruppo dedicato alla Palma virtuale su Facebook.
“E’ questo il messaggio di speranza – conclude A. Rungi – che porta Cristo con il suo ingresso in Gerusalemme, dove lo accoglie una folla festante ed osannante, vedendo il Lui l’atteso messia e liberatore. In Cristo e nel messaggio evangelico di pace, l’umanità intera può trovare anche in questo tempo le ragioni della speranza e contrastare le assurde motivazioni di ogni guerra nel mondo che per sua natura è sempre un fallimento a vari livelli”.
Intanto il teologo lancia sul suo profilo Facebook, il gruppo della “Palma virtuale per la pace mondiale”.
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