Rimaniamo basiti nel leggere quanto riportato sul quotidiano La Gazzetta di Caserta, in data 22 Agosto u.s. circa le aspettative dei Renziani Mondragonesi, per cui non possiamo esimerci dal non rispondere a riflessioni del tutto inesatte esternate e riportate nel succitato articolo.
A distanza di più di un anno dal fatidico ribaltone, oggi siamo siamo ancora più convinti di restare fuori da certe alchimie politiche e giammai interessati al toto-assessori.
Restiamo dell’idea che l’accordo non doveva essere assolutamente fatto e vogliamo ancora credere che il PD locale rientri nei ranghi ideologici ed istituzionali che gli appartengono e soprattutto che rivesta e rispetti i ruolo che gli elettori, durante le amministrative del 2012, lo hanno relegato, cioè all’opposizione di questa amministrazione!
Per il resto è fantapolitica, noi rappresentiamo il 30% del partito locale ed in quest’ottica faremo la nostra parte e mai accetteremo di sedere ad un tavolo dove il PD accetta condizioni e patti che provengono da partiti avversati per idee e programmazione!
Nel frattempo costatiamo un immobilismo enorme nella città che rende ancora più inconcludente l’azione amministrativa. Da questa situazione non ci distrae l’enfasi di ricorrenti messaggi, proclami e annunci demagogici e noiosi.
Il Partito Democratico non può sottovalutare questa vicenda triste, e per alcuni aspetti miserabile, di accordo tra chi cerca, con il potere, di surrogare un consenso popolare che è venuto meno.
L’accordo nega e sconfessa proprio le idealità delle intenzioni di servizio alla città che si sbandierano.
Siamo molto preoccupati che la voglia di potere non distrugga proprio le ragioni popolari e democratiche del nostro Partito che avrebbe avuto nel suo arco molte frecce per sconfiggere in maniera definitiva la sopravvivenza di una modalità di gestione clientelare e populista di cui certamente non noi ne siamo eredi ed interpreti.
Pertanto, ci dissociamo dal modo con cui una parte del PD ha inteso interpretare il mandato del popolo di Mondragone, al quale abbiamo contribuito, noi si, in spirito di servizio, ed invochiamo ancora oggi sedi formali in cui la questione sia esaminata per quanto essa contiene di eversivo, rispetto ai valori statuiti nel Codice Etico del PD.
Per quanto riguarda le prossime amministrative è fisiologico che se il PD farà accordi spuri, noi, dopo aver sentito i vertici del partito provinciale e regionale, agiremo di conseguenza!
Pasquale Fardella
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