Schiappa (PdL) interviene sulle dimissioni del Sindaco Cennami.
Giovanni Schiappa, interviene relativamente alle dimissioni del Primo Cittadino di Mondragone, Achille Cennami, formalizzate lo scorso 28 giugno 2010.
“Il triste spettacolo a cui abbiamo assistito – commenta Schiappa – durante la scorsa seduta di Consiglio comunale ha destato in noi una profonda amarezza. Abbiamo sempre avuto per il Sindaco, in quanto figura istituzionale, grande rispetto. Vedere il Sindaco Cennami, ostaggio di numerose ed inutili trattative, accusare pubblicamente la propria maggioranza amministrativa, è un fatto mai visto né raccontato. Per la grande onestà morale che l’impegno politico ed amministrativo ci chiede, tutto ciò ci lascia veramente sconcertati”.
“Nel pieno dell’estate – continua Schiappa – quando maggiore è la necessità di avere un’amministrazione operativa, impegnata ad affrontare e risolvere numerosi problemi, ci troviamo nel bel mezzo di una crisi amministrativa. Ancor prima di entrare nel merito delle vicende politiche, riteniamo doveroso sottolineare che, in Città, si percepisce una delusione profonda ed uno sconcerto senza pari. La nostra economia vive, in buona parte, sulla stagione turistica. Non è giusto né rispettoso far assistere a questa farsa i tanti operatori che hanno necessità di confrontarsi costantemente con chi il territorio dovrebbe conoscerlo e viverlo”.
“Anche se ci siamo fatti perfettamente una nostra idea a riguardo – conclude il Consigliere – è giusto ricordare al Sindaco Cennami che l’aver protocollato le proprie dimissioni soltanto per impaurire i suoi consiglieri di maggioranza non evita di convincere la Città che il tanto decantato cambiamento, rappresentato dalla sua esperienza amministrativa, è finito – nei fatti – ancora prima di cominciare. Un conto è parlare di politica, un altro conto è fare la politica ed amministrare rispondendo alle esigenze della nostra gente. L’improvvisazione e la superficialità della sinistra cittadina, da noi troppe volte richiamata, non dimostrano amore per la Città di Mondragone. Rivolgiamo un appello al Primo Cittadino: decida – con dignità – nell’interesse di tutti”.
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