Durante l’intervista, Antonio Taglialatela (PS) afferma che cultura e pubblica istruzione, diritti, responsabilità e crescita identitaria dei nostri territori, sono le sue priorità.
È di pochi giorni la nomina del giovanissimo Antonio Taglialatela quale responsabile provinciale alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, per conto del Partito Socialista della Provincia di Caserta. Una nomina importante alla luce dell’impegno profuso all’interno delle Amministrazioni Locali casertane e del lavoro svolto nel periodo del suo mandato istituzionale all’interno della Comunità casertana, nella Città di Mondragone.
D. Come mai questa inattesa nomina?
R. Credo sinceramente che il Partito Socialista abbia riconosciuto, nel mio impegno concreto, il lavoro che da anni profondo all’interno dei territori della Provincia di Caserta. Oltre alla spinta creativa che diviene propulsiva verso i nuovi fermenti culturali. Questi rappresentano, oggi, validi modelli alternativi per lo sviluppo e la crescita armonica della nostra già sofferente Terra di Lavoro.
D. Ma non vi è solo la nomina alla Cultura ma anche alla Pubblica Istruzione.
R. In effetti per chi mi conosce sa bene che la Scuola e la Cultura rappresentano per il sottoscritto due facce della medesima medaglia. Credo che attraverso il coinvolgimento delle nuove generazioni possiamo davvero mettere in moto un processo di rinascita culturale e civile della nostra Provincia. Non solo all’interno della politica e sulla rispettiva logora classe dirigente. In effetti, la Scuola è l’agenzia culturale di riferimento per eccellenza e ogni risorsa programmatica deve andare nella direzione del rilancio concreto atto a favorire l’inclusione delle nuove generazioni verso i propri percorsi di vita. I tagli inferti dal Governo, senza alcun confronto e riflessione, rappresentano oggi il segno di una indisponibilità verso il riconoscimento della Scuola Pubblica nell’ambito della nostra società. Siamo consapevoli delle difficili condizioni di lavoro del mondo della scuola casertana e della cocente sensazione dell’intero universo scolastico di sentirsi lasciati soli a fronteggiare le numerosissime problematiche che spesso vanno nelle gravi irresponsabilità amministrative e nelle continue inadempienze.
Proseguendo, l’intervista ad Antonio Taglialatela, arriviamo alla politica mondragonese.
D. Al Comune di Mondragone ancora non si è riusciti a trovare un suo sostituto. Come vede il rimpasto che sta mettendo a punto l’Amministrazione Cennami?
R. Sono cose che non mi appassionano più di tanto. Il mio impegno è quotidiano e continuo in politica e l’esperienza d’Amministratore locale la giudico stimolante e avvincente soprattutto per un giovane che vive la politica come impegno etico e civile. Di continuo sacrificio per cercare di essere un riferimento certo a supporto e al servizio della collettività. La politica delle poltrone non mi ha mai affascinato. E sappiamo bene che in politica si vivono più i momenti di sacrificio che i momenti di gloria.
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