1 Dicembre 2023

Mondragone, la povertà culturale degli Eventi Turistici

Antonio Taglialatela (PSI): "I talent show non portano alcun vantaggio all’economia di Mondragone".

Talent Show e Scrippelle, Tarallucci e vino. Sulle iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale presenteremo a giorni un nuovo esposto alla Corte dei Conti per verificare la validità, la pertinenza e la coerenza dei generosi patrocini concessi a realtà produttive locali le quali sembrano solo perseguire interessi di natura privatistica con evidente sperpero di soldi dei nostri concittadini – afferma il segretario cittadino del PSI, Antonio Taglialatela.

Il rilancio e la promozione di Mondragone non potrà mai avvenire se non creiamo le condizioni di far esprimere e valorizzare tutte le eccellenze e tipicità artistiche e culturali presenti e che operano con non poche difficoltà sul territorio, avendo il coraggio di dire no all’industria privata e commerciale dei talent show e di associazioni che esistono solo nei mesi estivi.

I nostri “prodotti” tipici vanno valorizzati con progetti di filiera culturale e agroalimentare e non essere il triste sottofondo di talent show di dubbia qualità artistica e culturale che servono solo a promuovere realtà commerciali e globalizzate che perseguono fini di evidente lucro.  

Avevamo ragione noi allorquando lo scorso anno chiedemmo lumi sul discutibile evento del Cantagiro, un’iniziativa morta quest’anno, dopo Jimmi Fontana, pace all’anima sua, e paradossalmente rinata sotto nuove riciclate spoglie, con i soliti personaggi in cerca di gloria, con la prima edizione del “Mondragone Festival”. 

E’ urgente riflettere sui problemi che comportano e, soprattutto, sulla loro clamorosa inutilità: i talent show sono l’emblema della superficialità musicale odierna, dell’ignoranza generale, dell’incompetenza spaventosa di chi li pensa e li realizza: sono l’amara conferma di quella chiusura mentale che fa dell’Italia un paese che disprezza ogni forma di libera espressione artistica e culturale.

Del resto, quest’anno il livello culturale dell’offerta degli eventi estivi programmati, destinata ai turisti e ai cittadini, è stato nuovamente osceno, salvo qualche buona iniziativa legata alla esibizione musicale di artisti blues, che ha avuto il pregio di unire territori, comunità locali e realtà di primissimo livello.

L’incompetenza delle istituzioni locali di avvicinare e intuire processi socio-culturali innovativi, facendo differenza tra cultura, intrattenimento e marketing turistico, piuttosto che fare un unico calderone di nulla, è intimamente legata ad una palese incapacità di favorire la nascita e la tutela di numerose proposte esistenti.

Difatti, quelle poche realtà devono sudare per costruire concreti spazi o iniziative tese alla promozione e valorizzazione del nostro sofferente territorio.

A giorni – conclude Antonio Taglialatela – lanceremo un preciso appello a quelle associazioni e agli operatori culturali del territorio chiedendo di prendere una posizione netta e chiara avverso questi mercenari e intrepidi avventurieri che fanno del lucro, con soldi pubblici, nascondendosi dietro l’organizzazione improvvisata di eventi e manifestazioni che non possiedono alcun valore culturale e ritorno turistico.

Invece di attrarre turisti e cittadini dei Paesi limitrofi, continuiamo a far “scappare” verso altri lidi i giovani mondragonesi.

Flop con ingenti quantità di soldi pubblici che non hanno apportato nessun beneficio concreto alla Città e alla sua vocazione turistica e che hanno fatto di Mondragone un paese dei balocchi…scaduti”

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