Taglialatela (PSI): “Schiappa si dimetta in consiglio comunale, abbi rispetto della Città e delle Istituzioni”.
Il Partito Socialista, attraverso il Segretario Cittadino Antonio Taglialatela, e il Movimento d’opinione Mondragone Città Possibile, in merito alle ultimissime notizie apparse sulla stampa locale, sulle possibili dimissioni del Sindaco Schiappa, ha inteso rilasciare le seguenti dichiarazioni.
“Il Sindaco approvi gli atti fondamentali per la vita amministrativa e successivamente abbia il coraggio di dimettersi realmente in aula, non sono ammesse ulteriori sceneggiate neomelodiche politiche. Del resto, il fallimento di Schiappa rappresenta il fallimento della politica cittadina, eternamente autoreferenziale e consociata. Avevamo proposto nei giorni addietro una mozione di sfiducia e di sicuro la ripresenteremo, qualora il Sindaco voglia tornare sui propri passi, come crediamo che vorrà nuovamente recitare. Una politica cittadina legata alle solite e medesime famiglie e ai soliti gruppi di interesse che privano la città di qualsiasi idea di promozione e di sviluppo armonico.
Attendiamo note ufficiali del Sindaco e nel frattempo possiamo solo prendere atto di una Città sempre più sola, in balia delle onde.
Il gesto delle dimissioni è la logica conseguenza di una perfetta ammucchiata, senza capo e senza coda, che già lo scorso anno, durante le concitate fasi elettorali, denunciammo apertamente alla città e ai nostri cari concittadini. Scelsero Schiappa e l’intera armata Brancaleone del centrodestra cittadino, quello più oscurantista e legato anche alle note vicende giudiziarie del tempo. Oggi quei cittadini sono stati ancora una volta, come sempre, traditi dai loro palladini.
Occorre liberare la città dai soliti appetiti famelici, soprattutto di coloro che oggi sembrano professarsi politicamente vergini rispetto alle grosse responsabilità avute in questi ultimi 30 anni di vita amministrativa. La classe dirigente fa fatica a rinnovarsi, le novità vengono subito affossate e delegittimate. Caro Schiappa, vada a casa e magari si dimetta anche dalla Provincia. Per davvero.
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