La vendemmia è in corso ma secondo le prime stime sarà un’annata caratterizzata da un calo della produzione; anche la qualità sarà alquanto eterogenea – queste sono state le previsioni del Dott. Pietro Alfieri in riferimento all’andamento dell’annata che è stato una corsa ad ostacoli, pieno di buoni propositi, di mutamenti e di non poche delusioni.
Tutto ciò, a causa delle condizioni climatiche avverse: l’inverno è stato contrassegnato da abbondanti precipitazioni e da temperature medie invernali sopra la media, consentendo un anticipo del germogliamento delle viti; la primavera è stata ricca di precipitazioni e di grandinate che hanno messo a dura prova i viticoltori nella gestione fitosanitaria dei vigneti. Anche nel periodo estivo si è assistito ad un alternarsi di caldo e di frequenti precipitazioni. “Tutti questi fenomeni atmosferici – continua Alfieri – hanno consentito alle tipiche patologie della vite (Peronospora, Botritys e Oidio) di trovare terreno fertile per il loro proliferare e dove non contrastate hanno decimato la quantità e la qualità dei grappoli d’uva. L’impegno e la competenza dei viticoltori e dei tecnici specializzati saranno fondamentali per ottenere risultati qualitativi accettabili; altrettanto fondamentale sarà l’andamento climatico dell’ultima decade di Settembre e del mese di Ottobre, altrimenti ci si dovrà accontentare di buone produzioni senza alcuna eccellenza”. L’annata 2014, però, anche se non sarà delle migliori, non dovrà far desistere i viticoltori nell’accrescere e nel migliorare la produzione del vino Falerno, secondo Pietro Alfieri ricchezza inestimabile del nostro territorio. E’ stata pertanto presentata dallo stesso Alfieri la relazione appena descritta al presidente della commissine delle attività produttive del comune di Mondragone, Dott. Emilio Martucci, il quale ricorda che è in itinere, insieme all’assessore Pacifico, un progetto per la promozione e la tutela del nostro territorio denominato “Le strade del Vino Falerno”. Ci sono – dichiara Martucci – nonostante la crisi, segnali incoraggianti in questo settore, si registra un aumento di circa il 10% di nuove aziende vinicole dirette da giovani produttori mondragonesi che ritornano alla coltivazione della vite.
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