L’amministrazione attuale, che dovrebbe intervenire, sembra dormire in un tranquillo sonno eterno e l’impressione è che si facciano anche bei sogni dove tutto appare in un buono stato e i problemi sembrano svaniti nel nulla.
Ormai sono anni che l’emergenza rifiuti ci tormenta e ci avvelena. Avvelena non solo i nostri stati d’animo ma anche la nostra salute, infatti, la continua presenza di immondizia nelle strade, ci costringe a respirare percolato, con tutti i più variegati e originali miscugli maleodoranti.
Scrivo questa nota non perché il problema principale risieda nella raccolta dei rifiuti ma, tuttavia, nel deposito, da parte dei cittadini, dei sacchetti di immondizia, in ogni dove e a qualsiasi ora del giorno.
Quello che mi chiedo da sempre, è se esista o meno un criterio per la distribuzione dei cassonetti nei centri urbani.
E’ mai possibile che in tutta la zona mare ci siano in totale una decina di cassonetti, laddove, anche se non conosco i dati esatti, le famiglie sono sicuramente dell’ordine delle migliaia? E’ mai possibile che non esistano regole? Sembra di vivere in un terzo mondo campano, dove tutti depositano i rifiuti a qualsiasi ora, partendo dalla mattina, e in qualsivoglia postazione.
In questi giorni, ho effettuato una veloce ricerca sul web e posso garantire che ci sono leggi che regolamentano la distanza tra i cassonetti ma, purtroppo, non ho ancora trovato qualcosa che faccia riferimento al numero di contenitori per numero di abitanti.
In effetti, penso che se, per ogni palazzo o per ogni set di case o ancora per un numero prestabilito di famiglie, fosse presente un cassonetto di rifiuti, si potrebbe evitare l’esodo verso punti creati per caso sui marciapiedi ed evitare anche la triste e sempre più squallida fotografia di colline di sacchetti di immondizia per strada, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Ma a tutto ciò devono pensare i cittadini? O dovrebbero pensarci gli addetti ai lavori che sono stati eletti con i nostri voti e vengono pagati con i nostri soldi? Questa amministrazione, assodata la crisi economica, è capace di mettere a punto un progetto concreto per la gestione dei rifiuti?
Nel salernitano, dove la raccolta differenziata è ben avviata con percentuali elevate (circa 70%), sono in atto campagne quotidiane di sensibilizzazione. Perché da noi nessuno si prodiga in una sana ed efficace compagna che possa smuovere un po’ le coscienze dei cittadini? Perché nessuno scende in piazza tra la gente e cerca di stabilire una soluzione? La speranza è che il buon senso e la voglia di progredire emergano, in modo da renderci la vita più semplice, più salutare e meno …. maleodorante.
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